Guitar hero world tour

Guitar hero world tour
The best musical gaming

lunedì 5 gennaio 2009

Tomb raider underworld

Il ritorno della razziatrice di tombe più amata dai videogiocatori avviene all'insegna della continuità. Underworld si muove rigorosamente entro i paletti fissati dalle ultime incarnazioni del franchise, presentandosi come diretto seguito di Legend e distinguendosi in prima istanza nel dare una rinfrescata alla presentazione visiva.Lara guadagna senza sforzi eccessivi la miglior rappresentazione di sempre, pur non distaccandosi da quella stilizzazione delle forme e dei tratti somatici che mantiene inalterata dalle origini; il vestiario di cui farà sfoggio, dalla muta succinta con cui esordisce su schermo al pesante e più morigerato completo invernale, ne sottolinea tanto la femminilità quanto il dinamismo da risoluta donna di mondo che non deve chiedere mai.Le sue stesse animazioni, pur raccordate a volte da transizioni brusche che possono dare un che di incompleto ai vari cambi di assetto, hanno raggiunto ulteriori traguardi di varietà ed elasticità, come evidenziato dalle differenti andature della corsa, da un set di movenze da free-climber in grado di richiamare nel loro piccolo certi virtuosismi di Assassin's Creed e da un repertorio generoso di azioni contestuali.



Le scenografie acquisiscono complessità sia per composizione estetica, di cui miglior esempio sono forse le rovine ancestrali incastonate nell'intrico arboreo della giungla tailandese, sia per le suggestioni indotte da una scala più ampia, con immersioni oceaniche che liberano le peripezie subacquee dalla consuetudine claustrofobica dei vecchi condotti sommersi. Qualche interno di relativa piattezza interviene a diluire i più significativi risultati architettonici o naturalistici, ma anche quando gli slavati corridoi di una nave possono far pensare al peggio sopraggiunge il colpo scenico, come il malaugurato affondamento capace di trasformare una passeggiata in una problematica scalata.La formula di gioco si attiene alla rassicurante alternanza tra esplorazione acrobatica delle rotte d'arrampicata suggerite dall'ambiente, risoluzione d'enigmi a base di leve o pulsanti e combattimento gestito con le armi da fuoco.Cogliere la dislocazione degli appigli a portata di salto e completare la seguente successione prestabilita di passaggi è la modalità preferenziale di avanzamento lungo i livelli. Gli elementi interagibili non sono stati rinnovati; colonne scalabili o sfruttate a mo' di puntelli su cui mantenersi in equilibrio a pie' pari, scanalature parietali su cui far presa con le mani, assi sottili a far d'appoggio a funanbolismi, improvvisati manubri da trapezista, scivoli e anelli d'aggancio per il rampino.



Spesso i principali ostacoli in una linearità piacevole ma prevedibile sono da individuarsi in una inquadratura che può nascondere, per malizia voluta o inefficienza accidentale, qualche elemento chiave per il proseguimento e nell'eventuale zampino di collisioni approssimative, incompatibili con il grado di pulizia e rifinitura che sarebbe lecito aspettarsi da una simile produzione.Le maratone archeo-speleologiche nella filosofia dei primi episodi, ben riprese da un remake come l'Anniversary e in grado di dare una sensazione di progressione omogenea nei meandri di strutture complesse, sono state adattate ad un andamento più segmentato che preferisce proporre puzzle entro singole stanze ben sequenziate, seppur di dimensioni a volte considerevoli. Lo schema tipico non si spinge molto oltre l'attivazione di interruttori a tempo o a pressione ed il ritrovamento di item da incastonare negli appositi alloggiamenti per aprire la via. Simili, canonici meccanismi funzionano, si abbinano ad interessanti sviluppi verticali o a bivi delle locazioni e non mancano di fornire adeguati stimoli e soddisfazioni post-risoluzione; non trascendono tuttavia per inventiva, rischiando talvolta di porsi come formalità non troppo attraenti da espletare nella pratica, e si presentano come esplicite tappe obbligate più che dare l'impressione d'integrarsi senza soluzione di continuità ad un design di ampio respiro.



L'indiscutibile solidità di fondo fa da robusto argine a quegli irrisolti limiti ereditari fin qui menzionati, ma scricchiola a fronte della componente d'azione, vero e proprio anello debole della catena meritevole di più attenta manutenzione. Le sparatorie rimangono superficiali, riprese da una visuale maldestra nelle zoomate e nelle rotazioni, prive di sfida e di pattern di IA significativi; l'inadeguatezza rispetto agli standard odierni si fa sentire nelle occasioni di scontro con nemici umani, vista l'assenza di un sistema di copertura o di una qualsiasi ratio, o davanti a ingenuità come i pipistrelli che arrivano cadenzati uno per volta a farsi abbattere senza sforzo. L'acquisizione in corso d'opera di una poderosa arma non convenzionale più che risollevare la situazione rischierà al più d'essere motivo di qualche ilarità; la frequenza con cui si è chiamati ad estinguere belve feroci e creature assortite è piuttosto bassa e tali momenti, pur poco riusciti, sono anche poco rilevanti e non costituiscono mai un ostacolo su cui ci si possa arenare.

Guitar hero world tour

Siamo arrivati al quarto episodio della saga di Guitar Hero e World Tour ha tenuto in serbo molte sorprese per gli utenti appassionati di giochi musicali, anche per i più esperti; volete comporre una band? Cantare? Suonare? Come no! Chitarra o basso? O darci dentro di batteria? Tutto è possibile con Guitar Hero World Tour, anche creare il proprio alter ego virtuale. Quindi... Get ready to rock!
Guitar Hero World Tour è il quarto capitolo della fortunatissima saga creata dagli sviluppatori Activison e promette davvero cose incredibili. Iniziamo con le tipiche funzioni che ritroviamo ancora in World Tour: il player ha la possibilità di scegliere in che modalità iniziare a giocare; nella modalità “Carriera” potrà creare una band, darle un nome e farla “crescere” avanzando di livello e sbloccando di volta in volta nuove tracks durante il tour mondiale. Ovviamente, più si andrà avanti, più la band verrà notata dai potenziali sponsor, più il giocatore potrà arricchire il suo personaggio di vestiti particolari, gadget, nuove attrezzature ecc. Le novità cominciano già a questo punto: invece di dover seguire un percorso obbligato come accadeva per Guitar Hero 3, si potrà scegliere a quali eventi musicali far partecipare la band tra quelli disponibili. Nella modalità “Partita veloce” sarà possibile scegliere fino a sei canzoni da eseguire in sequenza tra gli 86 brani a disposizione, indipendentemente che questi siano già stati sbloccati o meno. Particolarmente vario e degno di nota si rivela il “menu” degli artisti e delle canzoni in versione originale; per dirne qualcuno, vediamo gruppi del calibro di Nirvana, Muse, System of a Down, Korn, Eagles, The Doors, Blondie, Dream Theater, Satriani, R.E.M., Metallica e Tool. Tuttavia vedere comparire nella lista delle rockband gruppi come i Negramaro con Nuvole e lenzuola o addirittura Monsoon dei Tokyo Hotel, fa un po' pensare... E lascia certamente di stucco gli appassionati che proprio non si sarebbero mai aspettati un affronto del genere. Ecco un'altra funzione non particolarmente utile ai fini del gioco ma di sicuro molto divertente. Si chiama “Crea una Rockstar” e permette il totale modellamento di un personaggio a propria immagine e somiglianza: qualunque caratteristica potrà essere plasmata fino a raggiungere risultati davvero divertenti e soprattutto verosimili... Chissà in quanti passeranno ore per far raggiungere il maniacale dettaglio delle loro fattezze al proprio alter ego! Passiamo al gameplay: immaginate il divertimento di un giocatore che si sollazza suonando la sua chitarra e moltiplicatelo per gli alti membri della band! Guitar Hero World Tour, infatti, consente di giocare contemporaneamente in quatto: chitarrista, bassista, batterista e cantante. Il pacchetto completo comprende tutti gli strumenti necessari per giocare in gruppo. I fedeli di Guitar Hero non saranno certo delusi dalla modalità di gioco. La chitarra risponde ai comandi in maniera magistrale, così come il basso; un po' più di impegno e fatica sarà richiesto per riuscire a usare in modo plausibile la batteria. Anche il microfono dà molte soddisfazioni e, una volta superato un po' di comprensibile imbarazzo iniziale, ci si abituerà a sentire la propria voce amplificata e a regolarsi di conseguenza. Attenzione però! Giocando insieme non si potrà controllare l'andamento degli altri giocatori, quindi l'esibizione potrebbe fallire a causa, per esempio, di un bassista disastroso o di un batterista che non va a tempo. Più che soddisfacente è il sonoro e del resto non sarebbe potuto essere altrimenti in un gioco del genere, dove il rock, la passione e la musica la fanno da padroni. Tutto perfetto insomma! Solo la grafica lascia un po' di amaro in bocca; pur non trattandosi di un gioco in cui l'immagine abbia un ruolo essenziale, ci si sarebbe aspettati un po' più di cura per quanto riguarda i personaggi e le inquadrature. A questo proposito sono numerosi i bug proprio durante i cambi di visuale nei concerti. Sorprendente, gradevolissima e molto divertente è invece la serie di movimenti, gestualità e atteggiamenti che danno anima ai vari modelli: esasperati, in pieno stile rock, e al contempo di una naturalezza quasi umana. Guitar Hero World Tour offre inoltre la possibilità di giocare in modalità online e sfidarsi con un'altra band sulle stesse canzoni scelte. Una variante non da poco che offre nuove prospettive anche dopo aver terminato il gioco, prolungandone la longevità. Le canzoni presenti non bastano? Visitate la sezione “Studio musicale” e usate “Guitar Hero Mix”: si potranno creare nuovi brani da suonare e condividere con la community su “Guitar Hero Tunes”. Tuttavia l'operazione non si rivela poi così semplice e l'editor è poco user-friendly, soprattutto per gli utenti che si sono appena avvicinati a Guitar Hero.

domenica 4 gennaio 2009

Nuova esperienza xbox NXE

Ancora una volta Nintendo - casa amata/odiata dai giocatori - si è dimostrata capace di creare una nuova moda tra i suoi utenti: i Mii si sono rivelati una piacevolissima sorpresa, divenendo i veri, nuovi protagonisti di molti giochi per la bianca console Nintendo. Di fronte a questo successo, nè la Sony nè la Microsoft sono rimaste a guardare.
La prima ha annunciato il servizio “Home”, progetto paragonabile per grandezza e stile ad un vero MMO, ma che richiederà ancora un po’ di tempo prima di entrare in funzione. Al contrario del colosso giapponese, la Microsoft ha optato per una via di mezzo tra l’ambizione di Home e la semplicità dei Mii. Così nasce l’idea alla base della New Xbox Experience, disponibile per tutti i possesori Xbox da questa mattina.
La prima cosa che colpisce positivamente è la velocità dell’aggiornamento: il download dei file e la loro installazione sono molto rapidi e in cinque minuti tutto sarà installato sulla vostra console. Dopo un breve filmato in CG, sarete pronti ad entrare nella new experience: il primo passo consiste nello scegliere e nel personalizzare il proprio Avatar. La personalizzazione avviene attraverso un editor semplice e completo: bastano pochi minuti per creare il proprio personaggio. Un particolare merito va alla sezione abbigliamento, varia e curata, che include la possibilità di scegliere anche gli accessori che indossiamo.
Inevitabile, a questo punto, un confronto con i Mii: sicuramente le idee alla base dei due prodotti sono simili (uguali?) ma la grande differenza tra essi e gli Avatars è nell’età: le icone Nintendo sono nate come prova, per vedere i feedback del pubblico di fronte all’introduzione di queste “rappresentazioni virtuali”. Proprio stamattina Nintendo informa di avere nuovi piani sulla sua community: speriamo che questi prevedano un restyling dei Mii.
Detto ciò, ho esplorato con curiosità la nuova dashboard. Inevitabilmente all’inizio ci si ritrova un po’ spaesati di fronte alla nuova configurazione dell’interfaccia: questa sensazione durerà però solo pochi minuti e, da subito, si apprezzeranno i cambiamenti effettuati. Il primo canale da me visionato è stato il nuovo Marketplace, ora richiamabile pigiando il tasto Y sul joypad; sostanzialmente questa sezione è rimasta invariata, subendo semplicemente un miglioramento nella consultazione, nella ricerca e nella presentazioni dei file: alle classiche opzioni sono state aggiunte una descrizione ed una galleria d’immagini a tutti i titoli disponibili, che siano Arcade, Demo, Originals o Community. Proprio i Community sono quei giochi realizzati da aspiranti sviluppatori con i tool XNA, venduti ad un prezzo compreso tra i 200 ed i 400 MP, purtroppo rimane un’incognita la qualità di questi prodotti.
Tornato al menù principale ho testate il canale Marketplace Video, dove da oggi (anche in Italia, in quanto questa opzione è disponibile da un po’ di tempo in USA) sarà possibile noleggiare film, per un periodo compreso tra i 14 giorni e le 24 ore dalla prima riproduzione. Il prezzo del noleggio - 210 MP per i filmati in bassa definizione, 315 MP per quelli in HD - è piuttosto vantaggioso, purtroppo non posso esprimermi nè sulla velocità di download nè sulla qualità di questi prodotti, sebbene le impressioni degli utenti nel web siano per lo più positive. Stesso discorso per quanto i riguarda i clip musicali ed i video indipendenti.
Parliamo ora della maggiore aggiunta di questa NXE: la possibilità di installare i propri giochi sul disco rigido della console, come già è possibile fare su Playstation 3. La prova, effettuata con il titolo Halo 3, evidenzia che anche in questo ambito la Microsoft non delude le aspettative: la durata dell’installazione è nella media ed il miglioramento dei tempi di caricamento è visibile, sebbene non lo ritenga fondamentale.
Giungo al termine di questa prima “prova su strada” della NXE parlando proprio del canale Xbox Personale. Nulla è cambiato, c’è stata solo una riorganizzazione dei menù, ora più semplici e veloci da consultare. Un plauso finale va al menù rapido, richiamabile premendo il tasto Guida Xbox: esso è completo e funzionale, permettendo di controllare davvero tutte le funzioni della console, comprese il Marketplace e le opzioni di sistema, con rapidità e precisione. Una nota: l’aspetto della nuova guida ricalca fedelmente lo stile blade della precedente dashboard.
Complimenti a Microsoft, ritengo che la NXE rinnovi e migliori un’interfaccia che, ormai, mostrava di aver bisogno di un restyling.

Modifica lettore liteon

Salve a tutti, quest'oggi o meglio questa sera voglio annunciarvi che da questa settimana sarà possibile modificare le nostre xbox 360 dotate di lettore liteon montate a partire da aprile 2008, SENZA sostituirne il lettore con un samsung. Su questo URL sarà possibile capirci meglio qualcosa... http://forum.dvdmod.it/le-ultime-novita/1669-team-jungle-presenta-ixtreme-1-5-firmware.html

Mirror's Edge

Quello che bisogna dire su questo videogioco targato EA, è che il senso di adrenalina nel volteggiare nello scenario come un aquila (il nome stesso del gioco lo cita EDGE) è sensazionale inoltre il motore grafico è di un ottima qualità che fa sembrare addirittura di respirare l'aria della citta della nostra mitica Faith. I ragazzi della DICE si sono impegnati moltissimo a ricreare un gioco di avventura lontano dagli sparattutto generici, tanto da poter finire il gioco senza esplodere un colpo, quindi è consigliabile usare un pò di kung-fu di cui dispone la nostra ragazza.

Buon anno

Dopo un lungo periodo di pausa il nostro blog riprenderà gli articoli e vi augura un felice 2009

giovedì 17 aprile 2008

Pre-Recensione Gta 4

Scrivere per me queste righe è un piacere indescrivibile, recensire GTA IV!

Punto primo: La libertà di gioco in Gta 4 è la cosa migliore che i ragazzi di Rockstar abbiano mai fatto, la città sembra viva e potrai interagire con essa quasi al 100%, potremo vedere gente ubriaca per la strada che fa la pipì nei vicoli di Liberty City, gente che fuma uba sigaretta e uomini d'affari con tanto di valigetta e cellulare alla mano. Navigare in internet e conoscere persone "Virtuali" e magari dargli un appuntamento, di questo ne parliamo nel secondo punto.

Punto secondo: Il cellulare. Già l'innovazione assoluta di Gta 4, non c'è molto da dire poichè funziona come un cellulare vero e proprio, puoi chiamare i tuoi contatti, puoi dargli appuntamenti per poi ucciderli con un fucile da cecchino da una finestra, puoi chiamre i vigili del fuoco, l'ambulanza e la polizia che accorreranno tempestivamente nel luogo in cui ci si trova.
Con il cellulare si può attivare la modalità multiplayer. E infine potrai utilizzarlo come radio portatile.

Punto Terzo: Il comparto multiplayer è semplicemente stupendo, puoi fare cose immaginabili e il divertimento è assicurato! Cosa vuoi di più dalla vita che giocare in 16 a Gta 4 e riempirsi di piombo a vicenda?

Verdetto: Il miglior gioco del momento, senza dubbio il migliore in assoluto, il migliore di tutti i tempi.

Grafica: 10
Sonoro: 10
Longevità: 10
Divertimento: 10
Trama: 10
Totale: 10 ( Un best seller)

Regolamento del Blog

Si prega gentilemente di seguire alla lettera i seguenti regolamenti:

1) Non si scrivono parolacce o parole che possano offendere gli altri;
2) Non si parla di politica qua dentro e non si fanno discriminazioni;
3) Si prega di non scrivere scemenze se no avrei fatto un blog apposito...;